La società di Mountain View ha implementato una nuova feature per la scheda discover della sua app dedicata agli ecosistemi di Android ed iOS: stiamo parlando della possibilità di visualizzare le Web Story.

Nell’eterna corsa alla conquista degli utenti e delle loro interazioni in chiave social, anche l’azienda di Mountain View non ha perso tempo: la sua app di Google disponibile nei mondi di Android ed iOS, infatti, si arricchisce delle Web Story all’interno dell’area Discover. Andiamo con ordine e cerchiamo di scoprire qualcosa di più su questa nuova feature.

Arrivano le Web Story nell’app di Google per Android e iOS

Se ad essere particolarmente popolari, usate ed apprezzate sono soprattutto le storie di Instagram, non per questo gli altri attori del mondo high tech non cercano di implementare funzioni paragonabili per offrire un’esperienza social con i rispettivi servizi. Così, anche Google ha deciso di introdurre le nuove Web Story – una soluzione pensata per gli editor, tramite la quale gli stessi possono pubblicizzare in modo più efficace i contenuti, le quali sono visibili nell’area alta della scheda Discover all’interno dell’applicazione di Google, sia su Android sia su iOS.

I più attenti alle “rivoluzioni” introdotte in casa di Big G, in realtà, non potranno non notare una certa affinità tra questa funzione e le AMP Story che fecero il loro debutto un paio di anni fa: solo che le stesse, ora, sono portate all’interno della declinazione mobile di Google Search. Un cambio di rotta che non è stato deciso tanto per caso e, anzi, che sottolinea ancor di più il ruolo chiave svolto da questa tipologia di device nella crescita di Google: questa app, infatti, è sfruttata da più di 800 milioni di utenti mensili, un bacino di persone davvero notevole.

Come funzionano le nuove Web Story su Google

Come abbiamo accennato poc’anzi, è la scheda Discover nell’app di Google – tanto su Android quanto su iOS – a permettere di sfruttare questa feature. Per consentire agli utenti di riprodurre una Web Story di proprio interesse, Big G ha associato alla preview delle storie titolo ed immagine e, tramite una sorta di carousel, attivabile tramite un semplice tocco sul display, è possibile far scorrere i diversi contenuti. Tramite lo swipe, invece, è possibile riprodurre la storia seguente presente all’interno del proprio carosello, per un’interazione semplice ed intuitiva.

Le storie si possono produrre con Web Story Editor, NewsroomAI o MakeStories e, i rispettivi creator, possono controllare tutti gli aspetti relativi ad ogni contenuto: dalla creazione, passando per la condivisione, senza trascurare neppure l’hosting e l’aspetto delle strategie di monetizzazione. Fino a questo momento, secondo gli ultimi dati, più di 2000 portali hanno provveduto a condividere storie che, nel frattempo, sono state indicizzate da Big G. La funzione, per ora, è disponibile solo negli USA, India e Brasile.